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Alberto Granzotto: imprenditore open air di terza generazione

Abbiamo intervistato Alberto Granzotto, proprietario di tre prestigiosi campeggi in Veneto nonché neo eletto presidente di Faita Nord Est. Dottore Commercialista laureato all’Università Cà Foscari di Venezia, il giovane imprenditore prosegue sulla strada tracciata dal nonno, fondatore del Villaggio Turistico Internazionale di Bibione nei primi anni ’60, che in quegli anni ebbe l’intuizione di creare un villaggio di bungalow, fornendo una soluzione a metà strada fra il campeggio e l’albergo. Nel 1963 il Villaggio contava 90 mila metri quadri e 155 villini. Oggi Alberto Granzotto amministra, oltre al Villaggio Turistico Internazionale in cui è presente anche il cugino, insieme al fratello Andrea anche anche altre due strutture arrivate in seguito: il Ca’ Pasquali Village e il Vela Blu Camping Village, entrambi a Cavallino-Treporti VE. Un piacevole incontro, durante il quale abbiamo potuto comprendere come si è aggiornata l’offerta della vacanza in campeggio e conoscere meglio uno dei protagonisti del settore open air internazionale.

Intervista Granzotto _GC

Esiste, secondo lei, un nuovo modello di riferimento per l’industria turistica del campeggio?

Tipicamente, il turismo balneare delle famiglie con figli cerca una sistemazione e una serie di servizi con un’idea di budget molto definita e sicura. Ciò porta alla scelta di tipologie di vacanza diverse, a seconda delle esigenze della famiglia. Quando i bambini sono piccoli, per esempio, la natura e la vacanza in libertà, i servizi di animazione, le garanzie di sicurezza e igiene diventano elementi centrali nella valutazione e nella scelta di una vacanza, sia che si tratti di un soggiorno in un villaggio turistico, in un campeggio oppure in albergo. La vera differenza sta nell’ampiezza della gamma e nella qualità dei servizi che ciascun operatore è in grado di garantire e offrire alla propria clientela.

Le famiglie ricercano, dunque, il migliore compromesso per il divertimento garantito ai figli, senza dimenticare quello per gli adulti. Anche i genitori, infatti, che appartengono oggi a una generazione attenta, e interessata a praticare escursioni, attività sportive o fruire di intrattenimento di alto livello. La vacanza deve essere un momento sempre più emozionale, perché i ritmi di vita odierni ne hanno accorciato molto i tempi. È necessaria, dunque, un’esperienza di maggiore intensità per compensare il minor tempo disponibile. Un’intensità che deve essere modulata, però, sulle esigenze, gli interessi e le passioni di tutti i componenti della famiglia. Come nuovo modello di riferimento per il nostro mercato, oggi, potremmo indicare le grandi navi da crociera. L’offerta turistica delle crociere ha determinato un cambio importante nella percezione, da parte del pubblico, della vacanza. Anche villaggi, alberghi e campeggi, oggi, hanno fatto loro questo modello di offerta turistica. Il mondo delle crociere, infatti, è a sua volta un settore in forte evoluzione da qualche anno a questa parte. In precedenza la crociera era percepita come tipo di vacanza extra lusso, mentre oggi, grazie a navi che possono imbarcare anche 5-6mila passeggeri, l’esperienza si avvicina maggiormente a quella vivibile in villaggio turistico, con la formula all inclusive, in grado di offrire al turista una vacanza a budget definito, con tutti gli elementi che soddisfano ogni aspettativa in termini di interessi e bisogni durante il periodo trascorso a bordo.

Quali sono le differenze principali tra la clientela italiana e quella straniera? 

Tra le abitudini della clientela straniera c’è quella di prenotare la vacanza con maggiore anticipo rispetto al pubblico italiano. Se prendiamo in esame, per esempio, il mercato turistico del Veneto, che conosciamo meglio di ogni altro, vediamo delle strutture che si sono fortemente evolute negli anni, rispondendo alle esigenze manifestate dai clienti. Una clientela che, guidata soprattutto dalle grandi riviste di settore, ha richiesto, nel tempo, degli standard di servizio e qualità sempre crescenti. In molti Paesi europei, infatti, la vacanza all’aria aperta è considerata un turismo ad alto valore aggiunto. Ciò ha spinto un grande numero di imprese del nostro territorio a fare importanti investimenti per sviluppare tutti gli elementi di potenziale successo che venivano evidenziati dalle esigenze di questo tipo di clientela. Sono state scelte premianti, perché il mercato ha risposto con entusiasmo al crescere in qualità della nostra offerta, accettando di buon grado anche il cambiamento dei costi, proporzionati, ora, al diverso livello di servizi. Una parte del mercato italiano, invece, non ha ancora percepito questo salto di qualità.

Come si può arrivare a migliorare la percezione della vacanza in campeggio da parte del pubblico italiano?

È sicuramente necessario uno sforzo di comunicazione di quelli che sono i valori fondanti del campeggio e dell’evoluzione che il nostro campo sta conoscendo negli ultimi anni. C’è necessità da parte del settore, di saper comunicare questo nuovo e più ricco contenuto esperienziale della struttura ricettiva all’aria aperta. Bisogna saper far conoscere anche i nuovi prodotti e servizi: il mondo mobile home, il mondo glamping, l’animazione e l’intrattenimento, la grande sicurezza delle strutture. C’è, infatti, una clientela appassionata, e storicamente fidelizzata, fatta di proprietari di camper e caravan e di campeggiatori in tenda, ma c’è anche il cliente nuovo che può essere chiunque e va intercettato perché venga a conoscenza del fatto che si può vivere il campeggio anche senza essere campeggiatori, per esempio grazie alle mobile home. Il vero elemento distintivo, in questo momento, è far percepire al pubblico italiano che il campeggio è un’offerta turistica ad alto valore aggiunto e che, in realtà, i nostri sono veri e propri resort e sono diventati dei momenti esperienziali completamente diversi dal passato. Chi sceglie queste strutture cerca un’offerta diversa, nella quale si amplificano alcuni valori come vivere a contatto con la natura, fare comunità con i vicini di piazzola, offrire ai propri figli un livello di libertà che altrove non potrebbero avere. Ciò determina una clientela fidelizzata, che torna ogni anno per ritrovare persone e situazioni e prolungare questa esperienza nel tempo.

Quali sono le peculiarità delle vostre strutture?

Il Villaggio Turistico Internazionale di Bibione, la nostra azienda storica e più grande, si caratterizza per la complessità dell’offerta di prodotto. Nato originariamente come villaggio turistico ha visto un’espansione come campeggio che è poi andata espandendosi sempre più. Oggi presenta sempre una parte abitativa molto consistente, la struttura alberghiera di un gruppo turistico al centro e un campeggio, con una capacità ricettiva di 3400 ospiti su circa 7500 se consideriamo il totale della nostra offerta. La proporzione di piazzole per veicoli e quelle destinate al campeggio tradizionale è del 50%, un valore che abbiamo stabilito come ottimale per mantenere la connotazione di struttura per turismo all’aria aperta. Negli anni abbiamo visto i clienti passare, per esempio, dalla caravan al camper, e, con l’evolvere della famiglia, spesso scegliere di non cambiare il veicolo ma la modalità di villeggiatura, orientandosi verso il mercato della mobile home. Ciò che notiamo come grande differenza, nella nostra clientela è la destinazione: il cliente che sceglie di venire a Bibione è diverso da quello che sceglie Cavallino. L’interscambio dei clienti tra le nostre aziende è meno dell’1%, perché la destinazione assume delle caratteristiche che il cliente conosce bene e che gli fanno motivare la scelta.

Villaggio Turistico Internazionale

Avete individuato quali sono queste caratteristiche differenti?

La scelta è, secondo noi, fortemente legata innanzitutto al territorio e al tipo di vacanza che il cliente vuole fare. Cavallino, per esempio, ha una connotazione unica per il turismo all’aria aperta, secondo noi, in Europa.  Il cliente che viene a Bibione, invece, sente maggiormente il bisogno di vivere il paese e il suo centro e cerca aree commerciali più sviluppate rispetto al Cavallino, una struttura che incarna maggiormente, per posizione sul territorio e vocazione, i valori storici della vita da campeggio.

Il cliente, normalmente, conosce la differenza tra bungalow e mobile home? E cosa lo porta a scegliere uno invece che l’altra?

Il cliente percepisce molto bene la differenza e sa esattamente cosa prenota. Ciò che, in questo momento, sembra guidare la scelta non è il prezzo, dato che le due formule non differiscono molto in questi termini, ma il tipo di esperienza che può vivere. Molto spesso la mobile home, in particolare per una famiglia con bimbi piccoli, costituisce un tipo di esperienza diversa, grazie anche alla qualità offerta dai nuovi standard abitativi. C’è anche una diversa modalità di vivere la vacanza. La mobile home, rispetto al bungalow, è più vicina a quella che è la caratteristica fondamentale del campeggio: una maggiore condivisione d’esperienze con i vicini rispetto alla casa in muratura.

In termini di provenienza, come è composta la vostra clientela?

C’è una preferenza particolare da parte del pubblico tedesco a Cavallino, mentre Bibione è prediletta dalla clientela austriaca. Cavallino è anche meta storica di un importante quota di turisti olandesi e danesi. In entrambe le strutture, invece, vediamo un incrementare consistente, di anno in anno, del mercato svizzero. Nell’insieme, infine, il mercato italiano non è maggioritario a Cavallino rispetto a Bibione, nel quale rappresenta circa un terzo della clientela.

Qual è la vostra percentuale di clientela fidelizzata?

Molto alta: nonostante qualche differenza a seconda delle annate, abbiamo sempre comunque una quota di clientela fissa superiore al 60%. È, come detto in precedenza, la filosofia della vita comunitaria di campeggio, così particolare, a creare la passione per questo tipo di vacanza. Notiamo anche, ed è molto interessante, che la nuova clientela è composta in larga parte da amici dei clienti fidelizzati. Il passaparola si dimostra, ancora una volta, uno dei più efficaci veicoli di comunicazione della nostra offerta. Una percentuale minima, circa il 10%, interessa i clienti che ci hanno conosciuto attraverso altri canali come fiere o promozione su Internet. Non è raro, dunque, per noi avere clienti che vengono da 50 anni nelle nostre strutture e con i quali abbiamo stabilito delle relazioni personali e affettive che si rinnovano di anno in anno. Questo è uno degli aspetti, inoltre, più piacevoli anche per noi.

Ca' Pasquali
Ca’ Pasquali

Vela Blu camping village
Vela Blu camping village

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