Un brand italiano conosciuto e apprezzato in tutto il mondo: è Crippa Concept. Con una produzione di mobilehome e tende glamping che si distingue per l’altissima qualità e lo stile inconfondibile, Crippa Concept è sempre all’avanguardia sia per quanto riguarda la progettazione sia per il design dei propri prodotti. Un’eccellenza italiana che siamo veramente felici di raccontare grazie a questa intervista al fondatore Sergio Redaelli che abbiamo incontrato in occasione del Sipac.
Qual è l’origine di Crippa Concept partendo da Crippa Campeggio fino ad arrivare, oggi, ad essere i leader nel panorama glamping europeo?
Sergio Redaelli: Il presupposto dal quale siamo partiti non è stato tanto vendere un prodotto ma far vivere un’esperienza al cliente finale. Tutto è nato nel 2007, quando abbiamo iniziato a produrre le prime tende dotate di bagno. In quel momento ci siamo soffermati a osservare il mercato, anche all’estero e soprattutto in Francia, dove abbiamo notato una grande attenzione alla cura del design e dei particolari. Nel 2011, quindi, quasi per scherzo, ci siamo cimentati nella produzione di 50 case mobili, diverse dalla proposta che il mercato era in grado di fornire in quel momento. Alla fine di quell’anno avevamo prodotto e consegnato, con grande sforzo produttivo per la piccola azienda che eravamo, ben 140 case mobili.
Quali sono stati i vostri primi clienti?
Sergio Redaelli: Il primo a darci fiducia è stato un camping in Sardegna, in seguito un tour operator ci ha dato un grosso aiuto con la comunicazione, fino ad arrivare all’ordine di 10 case arrivato dal campeggio Marina di Venezia che, definitivamente, ha segnato la svolta per la nostra visibilità sul mercato.
Qual è il vostro prodotto top nel mondo glamping?
Sergio Redaelli: Inizialmente abbiamo provato a dividere le fasce di produzione tra economica, media e alta, ma la realtà è che ciò su cui si lavora maggiormente è l’ambientazione. Per quanto ci riguarda crediamo che il primo impatto, quando il cliente arriva in piazzola, sia fondamentale. Per questo motivo abbiamo lavorato molto su questo aspetto anche aggiungendo suggestioni vintage, che potessero creare emozione. Abbiamo quindi abbandonato l’idea di suddividere i nostri prodotti per fasce di qualità, ma di lavorare sulle ambientazioni peculiari che ogni campeggio ha.
Come vedi lo sviluppo, oggi del glamping?
Sergio Redaelli: Abbiamo, innanzitutto, un’opportunità: oggi in Italia il turismo è un’industria che funziona ed è più facile investire. In questo momento tutti, anche le piccole strutture, cercano di avvicinarsi al glamping e la richiesta da parte della clientela è alta. Più alta, certamente, di quanto non sia l’offerta di qualità. Obiettivo principale di tutta la nostra industria, oggi, è migliorare la qualità dell’esperienza, non solo per quanto riguarda il turismo in casa mobile ma per tutto: gli spazi, le piazzole, i servizi, l’ambiente in generale.
È difficile definire, infine, cosa sia esattamente il glamping: ognuno vi dà un’interpretazione del tutto personale. È importante, in questo mercato, concentrarsi su progetti specifici e molto peculiari, per offrire qualcosa di originale rispetto alla concorrenza. Da quest’anno stiamo sviluppando diverse collaborazioni con aziende e marchi celebri extra settore per creare degli interi villaggi che consentano agli ospiti di fare nuove esperienze sia all’interno di un villaggio turistico che in un determinato spot ambientale.
È possibile che, come è avvenuto per altri produttori di case mobili europei, anche voi pensiate di creare dei vostri villaggi turistici in stile glamping?
Sergio Redaelli: Non penso, siamo convinti che il lavoro migliore che sappiamo fare è produrre.
Possiamo identificare uno stile Made in Italy nella vostra produzione o è un ambito nel quale c’è un certo grado di standardizzazione diffuso?
Sergio Redaelli: Noi italiani abbiamo, senza dubbio, una percezione dei materiali e dei dettagli che non ritroviamo spesso nel gusto proveniente da altri Paesi. Forse non ce ne rendiamo nemmeno conto nel quotidiano ma abbiamo certamente questo valore aggiunto da offrire sul mercato. Possiamo dire che glamping e Made in Italy siano due concetti gemelli, che si sposano perfettamente.
Trovi che ci siano dei punti di contatto tra quello che è il mondo dell’architettura e del design in ambito domestico e il settore dell’abitazione mobile per vacanze?
Sergio Redaelli: In questo momento il design della casa mobile è vicinissimo allo standard di ricerca e qualità del design domestico. Ormai il glamping interessa una fascia di utenti che, anche in campeggio, ambiscono a trovare servizi e comfort di livello “5 stelle”.
In questo contesto si colloca perfettamente la produzione di Crippa Concept che si propone veramente ad un altissimo livello in termini di qualità e proposta di design. Mobilhome che fanno sognare e che offrono ogni tipo di comfort, sempre più orientate al green e al lusso, un vero spettacolo.
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