Avete mai dormito in una tenda sospesa? Durante la visita al SUN nell’ambito del TTG Travel experience, abbiamo conosciuto il team di professionisti dello studio THE NE[S]T specializzato nella progettazione e nella realizzazione di Architetture per ecoturismo: dalle case sugli alberi, ai moduli prefabbricati, dai moduli per l’ecoturismo agli ecocamp di tende sospese. Queste ultime hanno solleticato particolarmente la nostra curiosità: dormire sospesi, in mezzo a un fitto bosco, su una struttura non ancorata alla terra deve essere un’esperienza unica nel suo genere che permette di godere a pieno della bellezza e dell’armonia della natura.

Ne abbiamo parlato con l’architetto Paolo Scoglio, dello studio nomade THE NE[S]T che, con il suo team, da oltre dieci anni si occupa di consulenza, progettazione e realizzazione di moduli abitativi prefabbricati in tutto il mondo caratterizzati dalla simbiosi totale con l’ambiente e dalla reversibilità totale sui paesaggi.
Intervista all’architetto Paolo Scoglio dello studio THE NE[S]T
Un approccio quasi sartoriale quello di THE NE[S]T, votato al rispetto dell’ambiente e del paesaggio. Ci può raccontare meglio in cosa consiste?
THE NE[S]T è uno srtudio “nomade” nel senso che non abbiamo uno studio fisico. Siamo un team internazionale di professionisti tra architetti, ingegneri, esperti di tende sospese, siamo di base a Torino e Milano e per le consulenze ci muoviamo un po’ in tutto il mondo. Proponiamo soluzioni architettoniche destinate ad ospiti che scelgono l’ospitalità leggera, ovvero modelli di ricettvità completamente reversibili sull’ambiente, sul paesaggio e sulla cultura dei luoghi. Il luogo deve preservare la sua autenticità e quindi le architetture per ospitare le persone, devono rispettare questo assioma di base. Noi abbiamo fatto nostro il claim di Carlo Petrini. “Il turismo del futuro parte dai cittadini residenti, dalla loro qualità della vita, dalla capacità di essere felici, dalla loro cura verso la terra che abitano. I turisti arriveranno di conseguenza”. Non abbiamo bisogno di rendere artificiali le cose quando in realtà nella loro naturalezza sono già attrattive. E’ anche la condizione che ha orientato il nostro lavoro: siamo una piccola realtà quasi sartoriale che cuce addosso al proprio cliente una soluzione unica e questa unicità nasce dalla capacità di leggere il luogo, le persone che ci parlano, che ci raccontano le loro storie, quello che sanno fare, quello che si aspettano di poter raccontare attraverso l’architettura che creiamo per loro. Tutto questo lo facciamo bene e con una dislocazione di risorse limitate e rispettosa del sito in cui operiamo. La colonizzazione intensiva di un luogo a priori non ci interessa.
Potreste farci qualche esempio di come viene costruita un’architettura in perfetta simbiosi con l’ambiente?
Ci sono numerosi fattori che possono condizionare un progetto. Per esempio se siamo ad Ostuni e sto progettando un resort in mezzo agli ulivi lavoriamo con la pietra bianca di Ostuni, se siamo in Alto Adige sul lago di Dobbiaco, lavoriamo con il larice dei boschi locali. Stessa cosa quando lavoriamo con l’energia rinnovabile: se siamo in montagna e c’è un ruscello, possiamo sfruttrarlo per produrre energia elettrica da utilizzare per l’architettura che abbiamo creato. Se siamo in Sicilia dove c’è sole quasi tutto l’anno lavoriamo con il rinnovabile solare o con la geotermica. Rendiamo poi il tutto smart con l’uso della domotica tramite un’app, una coccola in più che offriamo al cliente. Inoltre tutte le strutture hanno sistemi di ancoraggio reversibili proprio perché l’idea è quella del “leave no trace”, di non lasciare cioè nessuna traccia sul paesaggio e l’ambiente.
Passiamo alla tenda sospesa. Quale concetto c’è dietro e quali sono i suoi punti di forza?
Si tratta di un prodotto inglese che abbiamo già scovato una decina di anni fa di cui abbiamo avuto l’esclusiva italiana per la distribuzione. L’azienda si chiama Tentsile e potremmo considerarla la massima estensione del nostro approccio visto che dietro c’è un concetto molto simile al nostro. La tenda è dotata di un architettura tessile e non lignea, super veloce, montabile e smontabile, si può espandere per 5, 10 unità nel bosco e quando le persone vanno via si tolgono senza lasciare alcuna traccia. Tutti questi elementi sono poco invasivi e poco irreversibili nella logica del “leave no trace”, cioè usi un luogo e lo fai vivere valorizzandolo ma sai che dopo non hai modificato nulla. E questo può essere un’interessante leva commerciale per chi propone questo tipo di proposta turistica. A livello di comodità, è come dormire su un materasso ad acqua. E’ anche semplice da portare, si trova all’interno di una sacca, e si ancora agli alberi attraverso fasce tessili apposite. Un altro punto di forza è sicuramente la possibilità di portare la tenda ovunque: tra gli alberi, sulle sponde di un lago, sulla riva del mare. L’ecoturista può disporre della propria tenda oppure noleggiarla in sito, consultando su un’apposita APP online, la disponibilità dei posti tenda.
La tenda è rivolta quindi anche a privati?
Come accennato prima, le tende possono essere acquistate anche da privati, immagino per esempio dagli appassionati di escursionismo che fanno trekking estremo. Ci sono infatti tende singole, e anche da due e tre posti.

Cosa’è precisamente un ECOCAMP?
Un ECOCAMP nasce per un ecoturismo di breve durata: un’esperienza in completa simbiosi con la natura, all’interno di un bosco, un lago, un vigneto, all’interno dello spazio innovativo di una tenda sospesa. Si tratta dunque di spazi minimali, nomadi, in rapida trasformabilità, modulari, aggregabili ed implementabili nel tempo con l’evoluzione dei comportamenti. L’ECOCAMP è l’infrastruttura base ecosostenibile dotata di ecomodulo reception, ecomodulo servizi ed ecomodulo focolare, di aree esterne conviviali e di pontili afferenti zone naturali, destinate ad ospitare i piccoli insediamenti di tende sospese. L’ospite, come già accennato prima, può acquistare la sua propria tenda oppure noleggiarla in loco verificandone la disponibilità mediante un’app sul proprio smartphone. Il prezzo di una tenda varia dai €300 ai €900. Se consideriamo che il costo di una notte all’interno di un treecamp in Finlandia (campeggio che abbiamo realizzato con questo tipo di tende), ammonta a €200, un operatore turistico con cinque notti si ripaga la tenda. Potrebbe quindi essere un’idea interessante per tanti operatori che cercano soluzioni innovative ed eco-friendly. L’ ECOCAMP può essere dunque costruito da zero o affiancato ad un camping già attivo.
Ringraziamo l’Architetto Paolo Scoglio e per maggiori informazioni e approfondimenti vi invitiamo a visitare il sito.