In queste settimane si sta sbloccando tutta l’Europa. Per quanto riguarda il comparto Turistico, i campeggi, gli alberghi e i ristoranti sono autorizzati a riaprire con molta attenzione o lo faranno nelle prossime settimane e mesi in tutta Europa.
Ma come si comporteranno i diretti interessati, i campeggiatori, che attendono trepidamente il periodo vacanziero per mettersi in viaggio con caravan, camper e tende?
Proprio per dare una previsione ACSI, l’associazione che da più di 50 anni aiuta i campeggiatori a scegliere le proprie vacanze in campeggio, ha condotto un’indagine in Francia, Germania, Paesi Bassi e Regno Unito attraverso i siti web Eurocampings.eu e CampingCard.com, le newsletter che periodicamente distribuisce e i canali di social che fanno da contatto diretto con gli associati e non, per capire come vorranno riprendere a viaggiare.
Certo, molti hanno annullato la prenotazione a breve termine, e sono il 35% degli intervistati, ma questo non vuol dire che rimarranno a casa infatti molti confermano, più del 90%, che quest’anno andranno sicuramente in vacanza.
Tutto rinviato a dopo i mesi “più caldi”
Sembra strano da dire ma è proprio così. Le ricerche effettuate da ACSI confermano che i campeggiatori, in una situazione normale, avrebbero fatto le vacanze principalmente nei mesi di maggio, giugno e settembre.
Per colpa della pandemia il periodo vacanziero sembra che si sia spostato di qualche mese con maggiori preferenze per i mesi di agosto, settembre e ottobre. Inoltre da queste interviste si è potuto notare che molti preferiranno rimanere nella propria nazione di residenza senza espatriare.
Purtroppo i paesi più colpiti da questa scelta sono proprio gli stati che fanno del turismo una notevole fonte di reddito come l’Italia, la Croazia e la Spagna dove ogni anno si riversano moltissimi visitatori stranieri dal Nord Europa.
Corona Voucher: non preoccuparti… ti aspettiamo
Ai campeggiatori è stato anche chiesto di esprimersi su eventuali voucher spendibili in futuro al posto di un rimborso totale della prenotazione. Questa statistica è confortante per i paesi che abbiamo citato prima e che non hanno turisti intervistati, infatti il 62% dei partecipanti all’indagine ha dato parere favorevole a questo tipo di fidelizzazione del cliente attraverso questi buoni prospettando un sicuro ritorno dei campeggiatori nelle zone di turismo del Sud Europa.