In questi ultimi anni l’attenzione di tutti coloro che si occupano di marketing e comunicazione si è focalizzata sulla Generazione Z, cioè quella che raccoglie le persone nate tra il 1997 e il 2012, che iniziano ad essere abbastanza grandi per compiere scelte consapevoli e che quindi diventano bacino di influenza anche per le scelte industriali, a livello planetario. Si sa infatti, che l’offerta si dirige verso dove la domanda la indirizza.

I ragazzi dagli 11 ai 26 anni sono nati in un mondo che li ha messi davanti alla grande pandemia di COVID che ha stravolto un po’ le vite di tutti, ma che ha anche cambiato le abitudini di consumo e ha aperto la mente verso nuovi temi di discussione. Quello della sostenibilità era già presente, infatti Greta Thunberg ha iniziato la sua attività di attivista per l’ambiente già nell’agosto 2018, all’età di 15 e da lì non si è più fermata. La generazione Z, è stata, per questo, anche ribattezzata “generazione Greta”.
Il tema è dunque centrale e molti studi hanno evidenziato come la Generazione Z ne sia particolarmente sensibile. L’ 8° Osservatorio Nazionale sullo Stile di Vita Sostenibile realizzato da LifeGate in collaborazione con Eumetra MR, che ha preso in esame oltre 800 ragazzi, ha evidenziato che:
- Nel 2022 la sostenibilità è un tema sentito per il 62% dei giovani della Gen Z (nel 2015 era il 48%)
- Rispetto alla popolazione in generale la Gen Z è molto più sensibile su quasi tutti i temi legati alla sostenibilità, in particolare sull’utilizzo di capi d’abbigliamento sostenibili (21% vs 11%), sull’utilizzo di auto elettriche (17% vs 7%), sul consumo di cibo bio (19% vs 12%), sull’utilizzo di energie rinnovabili (25% vs 18%) e di prodotti di cosmesi naturale (29% vs 24%), ma anche relativamente al fare vacanze sostenibili (22% vs 13% della popolazione).
- Il 43% dei ragazzi della Gen Z intervistati si è detto proprio “appassionato” al tema ambientale.
- Per quanto riguarda la vacanza il 25% percento degli intervistati della Gen Z rispetto al 20% della popolazione, dichiara che sarebbe disposto a spendere di più per una vacanza che fosse sostenibile.
Ma cosa vuol dire vacanza sostenibile? Si tratta di un concetto che tiene conto dell’impatto ambientale, sociale ed economico delle attività di viaggio. L’obiettivo principale della vacanza sostenibile è quello di minimizzare l’impatto negativo sull’ambiente e sulle comunità locali, promuovendo invece pratiche che contribuiscono al benessere delle persone e alla conservazione dell’ambiente.
Alcuni principi chiave della vacanza sostenibile includono:
- Rispetto per l’ambiente: ridurre l’uso di risorse naturali, minimizzare l’inquinamento e il consumo di energia, e scegliere strutture ricettive e attività che abbiano un impatto ambientale ridotto.
- Beneficio per le comunità locali: Le vacanze sostenibili cercano di supportare le economie locali, questo può includere l’acquisto di prodotti locali, il sostegno ai piccoli imprenditori e il rispetto delle tradizioni culturali.
- Conservazione culturale e naturale: cioè evitare comportamenti che potrebbero danneggiare siti culturali o habitat naturali sensibili.
- Minimizzazione dei rifiuti: Ridurre, riutilizzare e riciclare sono principi chiave della vacanza sostenibile.
- Scelte di trasporto responsabili: Optare per modalità di trasporto a bassa emissione di carbonio, come il trasporto pubblico o il cicloturismo.
Il glamour camping e la sostenibilità
Partendo da questi dati ci siamo chiesti quanto le strutture ricettive, in ambito open air, si stiano muovendo verso la sostenibilità, anche in ottica di attrarre sempre di più giovani della Gen Z oltre che per uno scopo puramente etico. Sono numerose le case history che si possono prendere in esame in questo senso. Per trovare le più interessanti ci possiamo riferire, ad esempio, all’ADAC camping award che ogni anno premia chi si è distinto nella categoria “Sostenibilità e attenzione all’ambiente”. A gennaio 2023, il primo premio se lo è aggiudicato il Camping du Domaine de Massereau (Francia) l’unico campeggio in Europa alimentato al 100% da energia elettrica prodotta dall’impianto fotovoltaico realizzato nel 2021.
In Italia un esempio davvero importante è quello rappresentato dal Fornella Camping & Wellness Family Resort che ha da qualche anno promosso il progetto Fornella One Earth 2030, nato proprio dalla volontà di creare un ambiente che a 360° sia sostenibile nel rispetto dei criteri della certificazione “Ecocamping”. I principali aspetti presi in esame sono: design e ricerca di soluzioni architettoniche e costruttive performanti, durevoli e modificabili nel tempo; efficienza ed indipendenza energetica; risparmio idrico; economia circolare; aspetti gestionali e responsabilità sociale; scelta e progettazione del contesto botanico e naturale ispirato ai principi della riduzione della “carbon footprint”, della resilienza e dell’adattabilità ai cambiamenti climatici, del concetto di “food forest” e benessere degli insetti impollinatori.
Le mobile home, che sono state sviluppate con il produttore made in Italy Crippaconcept, sono state realizzate con il 70% dei materiali impiegati di origine naturale, mentre il 18% proviene da fonti riciclate. Inoltre, il 75% dei materiali utilizzati è riciclabile. Grazie all’impianto fotovoltaico integrato con una potenza nominale di 8 kW/h, è possibile coprire completamente il fabbisogno energetico interno ed eventuali altre esigenze, senza alcun costo aggiuntivo per gli ospiti. Il sistema di climatizzazione controllato regola la temperatura interna con efficienza e precisione, riducendo gli sprechi energetici. Anche l’uso dell’acqua è attentamente monitorato. Inoltre nel camping village viene praticata la raccolta differenziata porta a porta. I consumi elettrici e idrici sono monitorati in continuo, in quanto con la collaborazione di tutti è possibile ridurre l’impatto sulle emissioni clima alteranti. Non vengono utilizzati pesticidi e diserbanti, per la cura delle piante ci affidiamo a sistemi biologici e naturali. Maggiori info qui.
Molte strutture attente all’ambiente si stanno certificando Ecocamping, marchio tedesco che ha lo scopo di verificare che vengano rispettati determinati parametri in fatto di tutela dell’ambiente e della sostenibilità. Qui tutti i camping village certificati ECOCAMPING QUI.
Altre studiano anche progetti che servono a sensibilizzare i propri ospiti in modo diretto, come ad esempio il PuntAla Camp & Resort che più di 10 anni fa ha strutturato un decalogo ambientale in cui sono stati stilate delle regole di comportamento da tenere per essere più in armonia con l’ambiente anche durante la vacanza. Leggi di più qui
Sono tantissime altre le iniziative, anche dei nostri Golden Camping su questo fronte e proprio qualche mese fa le avevamo raccolte in due articoli che vi sono piaciuti tanto, eccoli:
- https://goldencamping.com/la-giornata-della-terra-e-limpegno-per-la-sostenibilita-dei-golden-camping-parte-1/
- https://goldencamping.com/la-giornata-della-terra-e-limpegno-per-la-sostenibilita-dei-golden-camping-parte-2/
L’attenzione verso la sostenibilità sta dunque crescendo sia da parte degli utenti che dei camping village e dei glamping. I ragazzi della Generazione Z si troveranno presto a scegliere dove voler passare le proprie vacanze e se l’attenzione alla sostenibilità verrà confermata dalla realtà, sicuramente la vacanza open air sta dando una risposta più che adeguata a questa esigenza.