L’idea è venuta alla Giuseppe Castronovo, CEO e founder di Streeteat, startup fondata nel 2015.
Si tratta di nuovo concept di “Glamping Food” su ruote. HOM è una struttura a volume variabile che una volta giunta a destinazione offre diversi ambienti: una cucina, naturalmente, una terrazza servita da una scala interna, due palchi laterali con tavoli che offrono una ventina di posti a sedere.
Lungo durante la marcia 7,50, largo 2,55 e alto 3,50 metri, si apre in sosta fino a raggiungere una lunghezza di quasi 9 metri, una larghezza di 7,90 e un’altezza di 4,2 metri.
La cucina professionale è attrezzata con piastre, cuocipasta, forno, friggitrice, frigoriferi e piani lavoro e può operare sia con gas che con elettricità.
Un’area coperta, semitrasparente, esclusiva che diventa una lanterna illuminata come un faro visibile da lontano e offre uno spazio esperienziale dove organizzare mostre, convegni o fare musica.
“È un innovativo modo di vivere il cibo, esplorando un territorio senza perdere il calore di sentirsi a casa” racconta Giuseppe Castronovo. “HOM suona come la sillaba “om” per esprimere il senso di armonia del sentirsi accolti ovunque e, difatti, il mezzo si apre con diverse combinazioni, funzionali a diverse attività.
Inizialmente Hom nasce come un contenitore creato per comunicare i propri valori e far vivere esperienze nel mondo della cultura, dell’arte, della musica e dello spettacolo.
Un nuovo modo di comunicare diffondendo conoscenza e innovazione con un approccio inclusivo, trasversale e partecipativo, valorizzando il concetto di Glamping a tutto tondo attraverso lo sviluppo di contenuti e percorsi tematici, dunque, è un nuovo modo di vivere il cibo che diventa un’esperienza di condivisione e socializzazione totale, ma senza mai perdere il calore di sentirsi a casa, ovunque”.