Come si è evoluto nel corso degli anni il parco circolante di camper e caravan in Italia? Ecco la risposta in una interessante ricerca di Conferedercampeggio.
Abbiamo ricevuto da Gianni Picilli, che si sta godendo la pensione dopo essere stato per tanti anni Presidente di Confedercampeggio, una serie di elaborazioni statistiche di sicuro interesse, che abbiamo il piacere di condividere con voi. Una vera passione, quella di Picilli per le statistiche, una passione che ha sviluppato nel corso della sua lunga permanenza al vertice di Confedercampeggio, l’ente nazionale che promuove la pratica del campeggio e del turismo itinerante, riunendo migliaia di soci.
Ne approfittiamo per salutare Gianni Picilli. Lo ringraziamo per l’impegno dedicato a far crescere Confedercampeggio e gestire il passaggio da un popolo di caravanisti a uno di camperisti.
Ed è proprio questo il primo argomento che balza alla nostra attenzione: tra il 1996 e il 2017, un periodo lungo ma nemmeno troppo, c’è stato un cambiamento sostanziale in Italia, concretizzandosi il passaggio dalla caravan al camper nelle preferenze degli appassionati di campeggio. Le cifre parlano chiaro: nel 1996 il parco circolante dei veicoli ricreazionali in Italia vedeva un 75% di caravan (roulotte) e un 25% di motorcaravan (camper). In pratica, su 4 veicoli da campeggio in circolazione, 3 erano caravan. Totalmente diversa la situazione attuale, che vede un 40% di caravan e un 60% di camper.
In generale, tra il 1996 e il 2017, il totale del parco circolante (caravan+camper) è rimasto pressoché invariato, con una crescita intorno al 2% (+ 11.805 veicoli). Le caravan invece invece hanno avuto un decremento del 45%, passando da 349.390 a 189.553 unità, mentre i camper nel 1996 erano solo 113.284 ma nel 2017 sono diventati 284.926, con una crescita da capogiro del + 151%.
Dalle tabelle è possibile osservare la suddivisione regione per regione del parco circolante camper, con la crescita dal 1996 al 2017. Per alcune regioni è anche possibile osservare il dato attuale delle singole province.
Per finire, un grafico mostra come gli anni della crisi abbiano notevolmente ridotto le immatricolazioni di camper in Italia e solo dal 2014 si assiste ad una timida ripresa. Diverso il discorso per la produzione, che grazie all’export non solo ha recuperato i valori pre-crisi, ma li ha addirittura superati.
di Andrea Cattaneo