ABBAZIA DI PIONA
E’ uno dei più bei monumenti della sponda orientale del lago di Como. Famoso per la sua importanza storica e architettonica. Sorge in una posizione invidiabile, all’estremità della penisola di Olgiasca che si protende nelle azzurre acque del lago di fronte a Gravedona. Fu fondata dai monaci Cluniacensi nell’XI-XII secolo , su una preesistente struttura risalente al VII secolo. Tre sono le costruzioni che la compongono: i ruderi dell’abside di una chiesa andata distrutta, la chiesa di San Nicolò a pianta irregolare ad una navata affiancata da due campanili di cui uno distrutto, un chiostro a pianta irregolare di stile romanico-gotico, caratterizzato da colonne con splendide basi e capitelli.
Torna a “Quel ramo del Lago di Como. La sponda orientale da Colico a Lecco”
CORENNO PLINIO
E’ la frazione sul lago del paese di Dervio ed è caratterizzata dalla presenza di un castello del Trecento con cinta muraria rafforzata da due torri e dalla parrocchiale di S. Tommaso da Canterbury decorata internamente da affreschi del XIV, XV e XVI secolo e a cui sono affiancate interessanti sepolture nobiliari del XIV secolo. Il carattere medievale, raccolto, rende questo piccolo abitato particolarmente pittoresco.
Torna a “Quel ramo del Lago di Como. La sponda orientale da Colico a Lecco”
VAL VARRONE E PREMANA
Percorrendo la Val Varrone si arriva a Premana, un piccolo centro a 1000 metri s.l.m. molto caratteristico per la presenza di una struttura urbanistica che ricorda gli insediamenti rurali e nello stesso tempo quelli artigianali con la presenza di botteghe per la lavorazione del ferro, in particolare per la produzione di coltelli e forbici.
Torna a “Quel ramo del Lago di Como. La sponda orientale da Colico a Lecco”
BELLANO
E’ un piccolo borgo alla foce del torrente Piovena, che scende dalla Valsassina. Dalla fine dell’Ottocento è diventato famoso per la lavorazione dei tessuti, ma la sua principale attrattiva è costituita dall’orrido, il grande salto tra le rocce dove il torrente si butta nel lago, giusto dietro l’abitato, dove un tempo c’era il cotonificio Cantoni, del quale rimane l’edificio storico, sorto su un precedente opificio e sul duecentesco convento degli Umiliati. In centro al paese si trova invece la quattrocentesca chiesa di SS. Nazzaro e Celso, con una bella facciata a fasce chiare e scure, tipica architettura del lago.
Torna a “Quel ramo del Lago di Como. La sponda orientale da Colico a Lecco”
VALSASSINA
E’ un ampio altopiano il cui primo centro abitato è Taceno. Da qui si raggiunge Primaluna, piccolo centro militare e religioso che ha dato i natali alla famiglia dei Della Torre o Torriani che hanno conteso la signoria di Milano ai Visconti. Poco oltre si incontra Introbio, centro fortificato di origini medievali all’ingresso della Valtellina. Insieme al vicino paese di Pasturo è da tempo uno dei centri di produzione casearia che hanno reso famosi i formaggi della Valsassina: taleggi, robiole e caprini, grazie alle correnti d’aria, alla temperatura e all’umidità che caratterizza questo territorio stagionano perfettamente nelle grotte sparse tra le colline.
Torna a “Quel ramo del Lago di Como. La sponda orientale da Colico a Lecco”
BARZIO E PIAN DEI RESINELLI
E’ un ampio altopiano il cui primo centro abitato è Taceno. Da qui si raggiunge Primaluna, piccolo centro militare e religioso che ha dato i natali alla famiglia dei Della Torre o Torriani che hanno conteso la signoria di Milano ai Visconti. Poco oltre si incontra Introbio, centro fortificato di origini medievali all’ingresso della Valtellina. Insieme al vicino paese di Pasturo è da tempo uno dei centri di produzione casearia che hanno reso famosi i formaggi della Valsassina: taleggi, robiole e caprini, grazie alle correnti d’aria, alla temperatura e all’umidità che caratterizza questo territorio stagionano perfettamente nelle grotte sparse tra le colline.
By Simone Cortesi (Own work) [CC BY-SA 3.0], via Wikimedia Commons
Torna a “Quel ramo del Lago di Como. La sponda orientale da Colico a Lecco”
GRIGNE
Il gruppo delle Grigne è composto dalla Grigna del Coltignone-San Martino che incombe su Lecco, dalla Grigna meridionale, la Grignetta, e dalla Grigna settentrionale, il Grignone. La conformazione calcareo-dolomitica con ricchi giacimenti fossili rende questo massiccio particolarmente interessante dal punto di vista geologico. Dal punto di vista paesaggistico la Grignetta è quella che offre lo spettacolo più bello, con le sue creste e canaloni da cui si innalzano pinnacoli e torrioni dal fascino inconfondibile. Il Grignone, la vetta più aspra, offre da un lato distese di pascoli e dall’altro ghiaioni, doline, grotte e nevai perenni. Le Grigne sono comunque famose per essere una delle mete più ambite dagli alpinisti, che le considerano un’ ottima palestra di roccia naturale con pareti per tutti i gusti e di varia difficoltà. Non a caso nascono qui I Ragni di Lecco. Ma le Grigne costituiscono anche un eccezionale patrimonio botanico e faunistico, tanto che è stato istituito il Parco Regionale della Grigna Settentrionale con sede a Barzio e centro visite a Esino Lario, dove si trova anche il Museo delle Grigne.
Torna a “Quel ramo del Lago di Como. La sponda orientale da Colico a Lecco”
VARENNA
Il paese di Varenna, borgo di pescatori di origine celtico-romana, è dominato dal castello di Vezio, posto su uno sperone roccioso. La fortificazione, con il suo mastio al centro di una cortina vagamente pentagonale, controlla un vastissimo tratto del lago. Il lungo lago, con alcuni passaggi sospesi sull’acqua è molto suggestivo. Da qui si passa poi all’interno con stretti viottoli verso la piazza che corrisponde all’antico foro romano, dominata dalla chiesa trecentesca, rimaneggiata in epoca barocca, di San Giorgio. Andando verso sud si incontrano numerose ville di villeggiatura, tra cui Villa Monastero, ex convento di suore Cistercensi ora adibita a centro studi.
Torna a “Quel ramo del Lago di Como. La sponda orientale da Colico a Lecco”
MANDELLO DEL LARIO
Anche questo era un villaggio fortificato come molti altri centri costieri, di origini celtiche. Il centro storico che si affaccia sul lago conserva l’impianto urbanistico tipicamente romano (zona della chiesa di San Lorenzo), ma le prime citazioni storiche sono dell’epoca longobarda.
Tre torri sono presenti sul territorio, variamente trasformate nei secoli: la “Torre pretoria”, un torrione quadrato molto basso a cui sono state tolte le merlature attualmente abitazione privata, la “Torre dei Lanfranconi”, nella frazione montana di Rongio, e quella di Maggiana, famosa per la lapide che testimonia il passaggio, nell’anno 1158, dell’Imperatore di Germania Federico I di Hohenstaufen detto “il Barbarossa. Nel periodo feudale, il borgo di Mandello divenne un contado rurale dell’alto Milanese. Nelle epoche successive Mandello rimase sempre un punto di riferimento tra i paesi della sponda orientale del lago. Ma per noi la fama di Mandello è legata alla presenza dal 1921 dello stabilimento della Moto Guzzi che ha primeggiato in tante gare fino agli anni sessanta. Ora il museo aziendale ricorda il glorioso passato. In uscita dal paese si trova invece l’Oratorio di San Giorgio del XII-XIV secolo a navata unica arricchita da affreschi del Quattro-Cinquecento. Curioso è in località Fiumelatte un brevissimo torrente che in pochi metri sgorga dalla roccia e si getta nel lago, visibile solo in primavera.
Torna a “Quel ramo del Lago di Como. La sponda orientale da Colico a Lecco”
ABBADIA LARIANA
E’ alla foce del torrente Zerbo che scende dalla Grigna meridionale. E’ il paese dei filatoi, dei quali solo quello della Famiglia Monti del 1869 rimane a testimoniare la produzione della seta tanto fiorente fino a poco tempo fa. Ora nei locali della storica azienda è stato allestito il Museo della seta.
Torna a “Quel ramo del Lago di Como. La sponda orientale da Colico a Lecco”
LECCO
Ponte di Azzone Visconti (Ponte vecchio). E’ il simbolo della città. Risale al 1336 ed è tuttora in uso. E’ uno dei primi esempi di ponte fortificato tanto caro ai Visconti, caratterizzato da otto arcate delimitate alle due estremità da torri munite di ponte levatoio.
Torre Viscontea. E’ quello che rimane del Castello di Lecco coevo del ponte, sede attualmente del Museo civico della montagna e dell’alpinismo lecchese.
Basilica di San Nicolò. Inizialmente era una chiesa fuori porta, sul circuito delle antiche mura, ma poi fu riconosciuta come Duomo di Lecco. Dell’edificio originario sopravvive solo la cappella del Battistero.
Palazzo Belgioioso. E’ un palazzo della fine del Settecento che si trovava vicino al Castello. Ora ospita il Museo di Storia naturale, il planetario civico e il Museo Archeologico.
Villa Manzoni. E’ un edificio barocco, rimaneggiato più volte in epoche successive, e sede del Museo Manzoniano.
Torna a “Quel ramo del Lago di Como. La sponda orientale da Colico a Lecco”
VALLE SAN MARTINO E CARENNO
A sud est di Lecco si trova questa valle, al di là del promontorio dove sembra sorgesse la rocca dell’Innominato del romanzo Manzoniano, nella quale si trovano qua e là piccoli gioielli dell’arte e dell’architettura lombarda, come il convento di Santa Maria del Lavello, complesso monastico della fine del Quattrocento, o il complesso fortificato di Rossino, o la Chiesa di Santa Margherita a Torre de’ Busi. Curioso è poi il Museo dei muratori di Carenno, “Cà Martì”, che documenta la storia, la vita e il lavoro dei muratori di Carenno e della Valle San Martino tra Ottocento e Novecento, memoria di una vicenda umana fatta di identità professionale, di fatica e spesso di emigrazione. Sempre a Carenno si trova l’Oratorio di San Domenico, noto con il nome di Chiesina dei Morti, risalente al XVIII secolo a ricordo delle vittime della terribile pestilenza del 1630 di manzoniana memoria, caratterizzato dalla presenza di singolari affreschi rappresentanti la morte.
By Simone Cortesi (Own work) [CC BY-SA 3.0], via Wikimedia Commons
Torna a “Quel ramo del Lago di Como. La sponda orientale da Colico a Lecco”