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Sette cose da sapere per le tue vacanze in Croazia

Otto parchi nazionali, otto siti del patrimonio mondiale dell’UNESCO, 13 catene montuose, tante cittadine medievali, castelli e fortezze secolari, tradizioni gastronomiche eccellenti, una capitale – Zagabria – eclettica e giovane. E poi la costa, lunga 3.900 miglia di fronte alla quale si sparpagliano oltre 1.200 isole e isolotti, tuffati in acque cristalline, tra le più turchesi dell’Adriatico.

Top Camping Croazia

Non c’è che l’imbarazzo della scelta. A prescindere dal tipo di vacanza che si vuole fare, però, ci sono cose da sapere prima di partire. Ecco alcuni suggerimenti per destreggiarsi in un Paese europeo, ancora fuori dal trattato di Schengen.

Per entrare

Serve la carta d’identità o il passaporto. La patente non è considerata un documento d’identità valido, è invece riconosciuta come patente. Anche i minorenni devono avere la carta d’identità (viene data ai minori dal 2011).
Se si è diretti (anche) a Dubrovnik spettacolare città seppure ricostruita interamente dopo la guerra del secolo scorso, si deve per forza attraversare 20km di territorio bosniaco: alla frontiera sarà chiesta la carta d’identità. La valuta Croata non è l’euro ma la kuna (1€ = 7,85 HRK). Situazione pandemica identica all’Italia, non ci sono particolari restrizioni, ma meglio consultare il sito del ministero degli esteri per aggiornamenti: www.viaggiaresicuri.it

Quattro o due ruote

I documenti per l’auto – libretto di circolazione o foglio di via provvisorio – va unito alla carta verde solo se si è diretti a Dubrovnik attraversando la Bosnia. Se si viaggia con veicolo non di proprietà è meglio avere una delega del proprietario. Una cosa da ricordare: passando attraverso la Slovenia è obbligatorio tenere gli anabbaglianti accesi anche di giorno.

Amici a quattro zampe

Anche la Croazia segue le regole europee: ingresso consentito ai pet con microchip, passaporto rilasciato dalla ASL dopo l’applicazione del microchip; vaccinazione antirabbica; libretto di vaccinazione.
Gli animali da compagnia, i cani in particolare, trovano posto in diversi hotel, case, B&B, camping e anche in molte spiagge soprattutto della Dalmazia e in diverse isole come per esempio Peg e Brac.

Sport acquatici

Paradiso dei sub, la Croazia è molto organizzata sotto questo profilo: per fare attività subacquee serve la tessera dell’Associazione croata dei subacquei (validità 1 anno – costo 100 kune) che fornirà anche un elenco dei luoghi dove è vietato immergersi. Tanti i centri sub specializzati ai quali rivolgersi, che organizzano anche gite subacquee su relitti di antiche navi sommersi, grotte subacquee e altre zone spettacolari della costa. Regola ferrea: non si può scendere oltre i 40 metri.
Se invece si ama la pesca è bene sapere che è richiesta una licenza sia per pesca da natante, sia in apnea e che sono proibite le seguenti attività: pescare nei delta dei fiumi e nei torrenti; a una distanza inferiore ai 100m dagli stabilimenti balneari; con attrezzature che permettano di muoversi e respirare sott’acqua senza l’ausilio delle proprie forze; usare ami inferiori ai 7mm e superiori ai 21mm; pescare esemplari di taglia minima; estrarre i datteri di mare; prendere più di 5kg di pesce.

Connessioni e riti

Il Wi-Fi è gratuito praticamente ovunque e questo invita a sostare nei bar a lungo, consumando il caffè che i croati adorano. È il loro caffè: non sono diffuse catene franchising. Il rito del sabato mattina con la tazza fumante, un ipad o iphone e amici da incontrare, si celebra al solito tavolino del solito bar, magari piccolo e gestito da giovani, come capita spesso a Zagabria.

Cosa non chiedere mai

Non chiedere della guerra jugoslava che ha devastato parte del Paese fino alla fine del conflitto, nel 1995. Le regioni sono state ricostruite, ma i ricordi per alcune generazioni sono una ferita non rimarginata. La maggior parte delle persone non vuole parlarne. Rispettatele.

Fuori stagione

La Croazia ha un clima perfetto tutto l’anno. E un tuffo in mare si può fare anche a settembre e ottobre inoltrati, così come non mancano attrazioni turistiche anche in inverno: il Carnevale di Rijeka, il più selvaggio del Paese, e il mercatino di Natale di Zagabria, sono le due che più valgono la pena per godersi questi luoghi in periodi meno affollati e sotto un’altra luce.

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