Pensionati, ma non solo. Svernare al Sud è una vera tentazione per molti. Anche per imprenditori che possono concedersi il lusso di una lunga pausa e lavoratori che – con computer e smartphone – possono continuare a svolgere la loro attività a distanza (i cosiddetti “nomadi digitali”, eredità della pandemia che ha incrementato la modalità di lavoro in smart working, senza la necessità di andare in ufficio ogni giorno).
Sono dunque sempre di più le persone che scelgono di allontanarsi dalle rigide temperature invernali per trascorrere la stagione fredda in luoghi dal clima più mite.

Dall’America all’Europa, tendenza in crescita
Il fenomeno è noto da tempo in America, dove prende il nome di snowbirding, ad indicare gli “uccelli delle nevi”, ovvero le persone che “migrano” a Sud durante l’inverno, inseguendo temperature più gradevoli. Si tratta per lo più di canadesi e americani del Nord che tra ottobre e novembre si dirigono verso gli Stati del Sud, come la Florida, il Texas, la California per far rientro a casa solo alla fine del rigido inverno.
Ma anche in Europa il fenomeno ha i suoi seguaci. A svernare nei campeggi delle regioni meridionali del continente europeo sono soprattutto viaggiatori dei Paesi del Nord Europa alla ricerca di un’eterna primavera. Il camper gli permette di spostarsi facilmente portando tutto quello di cui hanno bisogno e diventa la loro casa per 4-5 o più mesi.
In Italia è un movimento di nicchia, ma esiste. Gli italiani che svernano in campeggio si dirigono principalmente verso le regioni del Sud Italia, in particolare Sicilia e Calabria, ma affrontano anche viaggi più lunghi alla volta di Spagna e Marocco.
Perché partire, i benefici del campeggio in inverno
Pianificare un lungo soggiorno in campeggio fuori stagione significa innanzitutto beneficiare di tariffe di alloggio e trasporto (traghetti) generalmente più basse, ma vi sono anche altre ragioni di convenienza a partire in inverno: innanzitutto godere di temperature miti e di più ore di luce è un toccasana per la nostra salute fisica e mentale, ma anche per le nostre tasche se pensiamo al caro bollette che incombe in inverno a fronte di maggiori consumi per riscaldamento e illuminazione.
Inoltre, fuori stagione spiagge, ristoranti e attrazioni turistiche non sono sovraffollati come in agosto, è possibile fermarsi in un campeggio senza bisogno di prenotarlo e anche il campeggio libero, almeno in alcune zone, è più tollerato (ma occhio sempre ad eventuali divieti e restrizioni). Non ultimo, il camper garantisce massima libertà di spostamento, quindi anche in inverno si può cambiare destinazione quando si vuole, inseguendo il clima migliore.
Chi non ha un proprio mezzo, può comunque puntare verso Sud soggiornando nelle case mobili, ben attrezzate per affrontare l’inverno e soprattutto meno care rispetto all’alta stagione, grazie anche ad offerte ad hoc spesso proposte dai campeggi per i lunghi soggiorni.
Dove andare: Spagna “regina” d’inverno
In Italia la maggior parte dei campeggi chiude le sue porte tra settembre e ottobre, ma c’è anche chi resta aperto tutto l’anno contando sul clima mite e mediterraneo che attira diversi campeggiatori del nord Europa. Strutture aperte anche in inverno si trovano soprattutto al Sud – Sicilia, Calabria e Salento in testa – ma anche in altre regioni che offrono un microclima favorevole nei mesi più freddi, come la Liguria. Proprio qui, ad esempio, troviamo il Villaggio dei Fiori, il campeggio 4 stelle della Riviera dei Fiori a Sanremo aperto tutto l’anno e meta preferita di tedeschi, francesi e altri viaggiatori nordeuropei.

Spostandoci al Sud Italia, la Sicilia è certamente destinazione cara a tanti campeggiatori invernali. Già a partire da ottobre il Campeggio Sabbiadoro di Avola, nel siracusano, si anima soprattutto di tedeschi, svizzeri, austriaci e olandesi, alcuni dei veri e propri habitués che tornano puntuali ogni anno: arrivano in camper o con le loro tende e, chi può, si trattiene per tutto l’inverno. Il ristorante del campeggio è chiuso fino a marzo, ma a poca distanza si trovano diversi locali, e comunque il mini market all’interno della struttura è aperto e c’è sempre la possibilità di ordinare una pizza e riceverla direttamente in camper.
Fuori dai confini nazionali, la Spagna è probabilmente il Paese più attrezzato per accogliere chi fugge dai rigori invernali. Qui ci sono infatti tantissimi campeggi aperti tutto l’anno e alcuni fanno il pienone come in estate. Le zone più gettonate sono l’Andalusia, meta tradizionale di tanti roulottisti e camperisti tedeschi, olandesi e francesi, che amano le temperature medie di 12-13 gradi che l’inverno andaluso sa regalare, e la provincia di Almeria che ha un clima desertico con una temperatura media di 15 gradi nei mesi invernali.
Il Marocco è un’altra destinazione molto amata. Il viaggio è più lungo e impegnativo ma per chi ha davanti a sé mesi da trascorrere al caldo, la distanza non spaventa: le zone di Essaouira e, più a sud, di Agadir sulla costa atlantica sono le più frequentate grazie alle temperature miti che, da dicembre a febbraio, si attestano sui 16-17 gradi.
In Croazia, clima mediterraneo e servizi eccellenti
Anche la Croazia attira sempre più viaggiatori, grazie al clima mediterraneo dell’Istria, della zona costiera e delle isole e alla qualità dei servizi offerti dai campeggi aperti tutto l’anno. Non sono molti, è vero, ma tra questi alcuni si distinguono particolarmente per l’eccellenza dei servizi e la bellezza dei luoghi in cui sono situati. Ci riferiamo all’Arena Grand Kazela, un meraviglioso camping 5 stelle in Istria; al Camping Omisalj, situato sull’isola di Veglia (Krk) nella tranquilla e pittoresca baia di Pušća; e al Falkensteiner Camping Zadar, un vero e proprio resort con servizi di lusso situato vicino all’antica città di Zara.
L’Albania è la meta emergente. Dopo aver fatto il pienone questa estate, alcuni campeggi della costa adriatica, aperti tutto l’anno, continuano ad attrarre viaggiatori: si tratta di strutture semplici, non molto grandi ma economiche, situate in zone naturali molto belle.
Altre destinazioni interessanti possono essere la Grecia e il Portogallo meridionale (in particolare la regione dell’Algarve), dove usano “svernare” molti turisti inglesi, francesi e tedeschi. Ma le strutture aperte tutto l’anno non sono molte e le destinazioni più turistiche che in estate sono sold out, in inverno sono piuttosto desolate con negozi e ristoranti chiusi. Insomma, in questo caso è bene verificare ogni dettaglio prima di partire.