Le Langhe, zona del basso Piemonte situata tra Asti e Cuneo, è composta da tre aree: alta Langa, bassa Langa e Langa Astigiana. In questo articolo vi proponiamo un itinerario che si snoda attraverso queste dolci colline, dal 2014 patrimonio dell’Unesco, dove vengono coltivati vitigni di fama mondiale e le nocciole più preziose d’Italia.
Il panorama è bellissimo, anche se a volte può apparire un po’ monotono perché è tutto coltivato a viti. Unica zona differente si trova all’interno della tenuta Fontanafredda, acquistata nel 1858 da Vittorio Emanuele II per la sua amante Rosa Vercellana (Bela Rosin). Qui si trova l’ultimo bosco rimasto in queste colline, chiamato dei Pensieri, a fianco dei vigneti della tenuta.
Gironzolando lungo le strade di questi lievi pendii, si scorgono diversi castelli e torri e, a poca distanza l’uno dall’altro, si trovano svariati piccoli borghi, ognuno con la sua storia.
I paesi delle Langhe
Ogni paese delle Langhe ha una sua storia, ma tutti sono accomunati da una caratteristica: in ciascuno di questi sarà molto bello perdersi tra i vicoli, ammirare il panorama, passeggiare sulle cime delle colline, tra le mura del paese, e godere di una visuale diversa ogni volta che si sbuca da un angolo di una casa o di un palazzo. La sensazione di pace e relax che si respira in queste zone è qualcosa di unico e indescrivibile.
A Barolo, da cui deriva il nome del famoso vino, troviamo il museo del vino e, quello più originale, del cavatappi.
A La Morra invece, è possibile godere di un panorama unico sulle colline, tanto da meritare il nome di “balcone delle Langhe”. Qui è consigliato visitare la Chiesa della Confraternita di San Sebastiano, piazza castello e la Torre Campanaria.
A Verduno troverete un parco dove rilassarvi e un castello nella cui cantina è possibile effettuare visite e degustazioni. In questo luogo viene prodotto il Pelaverga di Verduno, altro vino unico nel suo genere.
Se ancora non siete sazi di castelli, non perdetevi quello di Serralunga d’Alba, che si nota da lontano perché svetta sulle case in maniera imponente ed è una vera e propria testimonianza della nobiltà piemontese del 14esimo secolo.
Ultimo, ma non per importanza, il castello e museo di Grinzane Cavour. Questo borgo prende il nome da Camillo Conte Benso di Cavour, che ne fu il primo sindaco. All’interno della struttura troviamo un museo, l’enoteca regionale e la sede dell’ordine dei cavalieri del Tartufo e dei vini di Alba, nonché un piccolo ristorante stellato.
La sala del consiglio comunale, è il luogo dove ogni anno, in autunno, si svolge la più famosa asta del tartufo bianco di Alba, con acquirenti prestigiosi da tutto il mondo che vede spesso cifre record battute per questo famoso prodotto della terra langarola.
A questo punto non possiamo che invitarvi a visitare anche Alba con la sua cattedrale di San Lorenzo, finita all’inizio del 1500 e la chiesa della Maddalena, in stile barocco piemontese, più “moderna” di soli 300 anni.
Alba è anche visitabile in versione sotterranea, un modo diverso e alternativo per scoprire i segreti della città.
Cosa Mangiare nelle Langhe
La cucina delle Langhe riprende quella piemontese “classica”, con l’aggiunta di un ingrediente d’eccezione che tutti le invidiano: Il tartufo bianco pregiato di Alba.
C’è solo l’imbarazzo della scelta, a cominciare dal vitello tonnato, i Tajarin al burro, con una bella pioggia di tartufo bianco sopra, oppure una pasta all’uovo che assomiglia a un mix tra tagliolini e fettuccine sottilissime.
E poi: la carne cruda all’albese, carne di vitello tagliata sottile, cruda a carpaccio con olio, pepe e scaglie di grana.
E per finire, sarebbe un vero peccato non assaggiare la torta di nocciole del Piemonte IGP e ovviamente il Bonet (o Bunet in dialetto), ovvero un budino a base di amaretti. La storia ci dice che la sua ricetta è apparsa intorno al 13esimo secolo.
Cosa bere
Nelle Langhe c’è di che sbizzarrirsi, gli appassionati di vino troveranno in ogni paesino un’enoteca dove degustare qualcosa di unico. Tutti i paesi più grandi ospitano un punto vendita di quella regionale, all’interno della quale sono riunite tutte le cantine della zona con i loro migliori prodotti.
Gli amanti dello spumante troveranno soddisfazione nell’assaggiare le bollicine dell’Alta Langa Docg, spumanti prodotti con metodo classico a base di Chardonnay e Pinot Nero, anche in versione millesimata.
Il Barolo la fa da padrone per quanto riguarda i rossi, spesso affinato in barrique, speziato e aromatico, di colore aranciato presenta un tannino deciso e ruvido che si ammorbidisce con l’affinamento. Si produce da uve Nebbiolo.

Suo cugino, Il Barbaresco, nonostante sia prodotto con le stesse uve ma, in territori delle Langhe, con caratteristiche diverse, appare più morbido con aromi più fruttati.
Il Dolcetto, nella versione di Alba o di Dogliani è invece un rosso meno impegnativo, più amichevole al palato, ma sempre di elevata qualità.
Per gli amanti dei vini bianchi esiste il Roero Arneis, le cui note fruttate e floreali si sposano alla perfezione col vitello tonnato.
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